Marilisa e Luca

Un matrimonio un po’ diverso, proprio come quelli che piacciono a noi.

Ore 9:00. Il ritrovo è in cima alla Valle di Champorcher e poi tutti su a piedi, Luca in coda alla compagnia, per un’ora e mezza di passeggiata tra le montagne fino al raggiungimento della meta: il Lago Miserin.

Una location a dir poco fiabesca: uno specchio d’acqua cristallina incastonata tra le vette, sulle cui sponde sorge l’antico santuario della Madonna delle Nevi, tra i più alti d’Europa. Poco distante in vista, l’omonimo rifugio, con Don Reboulaz a godersi il caldo sole di montagna tra i preparativi per il pranzo all’aperto.

Al nostro arrivo con i primi ospiti la sposa corre nel Santuario, per la preparazione nelle camere private, tra una vecchia stufa a legna e dei paioli, e l’aiuto delle amiche più strette. Un vestito blu fiordaliso, dei sandaletti in tinta, un piccolo bouquet di fiori di montagna ed un enorme sorriso sono stati il benvenuto di Marilisa per Luca, che, cambiatosi in fretta, ci ha raggiunti appena in tempo per la messa.

Tante persone stipate nella piccola chiesa. La musica e i canti degli amici durante la cerimonia, due preti a recitare messa e una forte emozione timidamente contenuta dagli sposi e dai loro invitati. Infine, un vortice di bolle di sapone a circondare i due sposi, mentre fuori la tempesta iniziava ad infuriare.

La corsa dentro al rifugio e i piccoli momenti di sconforto prontamente fatti fuggire dai sorrisi degli invitati e dalla solidarietà nel riportare tutti i tavoli all’interno.

Il cibo saporito e i bicchieri colmi di vino ci hanno accompagnato fino ai primi tiepidi raggi di sole arrivati a bucare le nuvole basse, concedendoci una piccola passeggiata sulle rive del lago per rubare qualche scatto in serenità ai festeggiati.

Con il calare del sole si è concluso anche il nostro servizio, dispiaciuti di dover rifiutare gli inviti a restare, ma soddisfatti per la giornata ricca di emozioni e persone meravigliose.